quarta-feira, 11 de maio de 2011

O FENÔMENO DA DUPLA CIDADANIA ITALIANA NO BRASIL - em italiano (Parte 2)


IL FENOMENO DELLA DOPPIA CITTADINANZA IN BRASILE 

di Alberto Rizzi 

(aprile 2002) 



1.2  La presenza italiana attuale 

Viste le premesse del paragrafo precedente, la presenza italiana attuale in Brasile è 
costituita nella sua quasi totalità da oriundi, discendenti di emigrati, ed in misura di gran 
lunga minore da cittadini italiani recentemente trasferiti.  

Le ultime stime registrano una popolazione di origine italiana di circa 25 milioni di persone, 
pari al 15% della popolazione totale. Le maggiori concentrazioni si verificano negli Stati di 
San Paolo, Rio Grande do Sul, Paraná, Santa Catarina, Rio de Janeiro e Espírito Santo, 
anche se la presenza italiana si estende a tutto il territorio brasiliano. Lo stato del Rio 
Grande do Sul è inoltre caratterizzato dall’esistenza di vere e proprie colonie di 
discendenti di italiani.  

Il numero degli iscritti all’anagrafe consolare, al 31/12/2001, risulta pari a 301.401 persone, 
più della metà delle quali residenti nella circoscrizione consolare di San Paolo. Si ritiene 
che la maggioranza abbia la doppia cittadinanza italo-brasiliana, mentre solo una 
minoranza sia composta da soli cittadini italiani. 

Circoscrizione consolare / Oriundi / Cittadini italiani iscritti all’anagrafe cons. 
San Paolo  13.000.000  165.697 
Rio de Janeiro  4.000.000  41.139 
Porto Alegre  3.000.000  36.888 
Curitiba  4.000.000  34.339 
Belo Horizonte  1.000.000  14.066 
Recife  50.000  5.785 
Brasilia  Alcune migliaia*  3.487 
Totale  25.000.000**  301.401 

Dati al 31/12/2001 

*Il dato relativo a Brasilia, sicuramente maggiore del numero degli iscritti all’anagrafe,  è molto 
approssimativo poiché la città, essendo stata fondata una quarantina di anni fa, presenta un’emigrazione 
interna molto recente ed atipica rispetto al resto del Paese.  
**Essendo i dati per circoscrizione consolare semplici stime indicative, la cifra relativa alla presenza italiana 
totale in Brasile è approssimata a 25.000.000 di unità. 


Per quel che riguarda il processo di integrazione della comunità italiana nella società 
brasiliana, nella maggior parte dei casi si è ormai giunti alla terza o alla quarta 
generazione.  
L’influenza italiana nell’evoluzione del Paese è evidente.  
A riguardo va rilevato che il contesto linguistico e culturale latino proprio del Brasile ha 
facilitato sin dall’inizio l’inserimento dei nostri emigrati e la loro partecipazione attiva alla 
vita del Paese. 

Un punto caratterizzante la nostra emigrazione è stato senz’altro l’introduzione dell’etica di 
lavoro del Paese d’origine. 
Questa si è tradotta non solo nella creazione di imprese di livello nazionale ed 
internazionale, ma anche nell’espressione dei suoi valori nel lavoro subordinato ed 
artigianale, contribuendo in modo determinante all’edificazione della società brasiliana 
contemporanea. Essa ha fornito, infatti, l’alternativa vincente in termini di organizzazione 
sociale e produttiva alla precedente struttura coloniale fondata sulla coltivazione estensiva 
e l’impiego di maestranze in regime di schiavitù. 
A prova di quanto appena detto basti osservare che le regioni geo-economiche con 
maggiore presenza italiana, il Sud (comprendente gli Stati del Rio Grande do Sul, Paraná 
e Santa Catarina) ed il Sud-est (comprendente gli Stati di San Paolo, Rio de Janeiro, 
Espírito Santo e Minas Gerais), vantano i maggiori indici di sviluppo sociale ed economico, 
oltre ad essere le aree dove sono concentrate l’industria di trasformazione, quella ad alta 
tecnologia e la produzione agricola intensiva, contribuendo da sole a più del 75% del PIL 
brasiliano. Il solo Stato di San Paolo, con i suoi 13 milioni di oriundi italiani sui 35 milioni di 
abitanti complessivi, ha prodotto nel 1999 il 36,5% del PIL brasiliano.  

Per quel che riguarda il livello di istruzione, gli oriundi italiani si inseriscono nella fascia 
medio-alta, con largo accesso alla scuola secondaria ed all’insegnamento universitario.  
Anche in termini di condizione socio-economica i discendenti si inseriscono nelle fasce 
medio-alte della società, con livelli di vita, anche minimi, ben al di sopra di quelli delle 
componenti meno fortunate della popolazione locale, e numerose presenze negli strati più 
alti della società. 

L’elevato livello d’integrazione è provato anche dalla partecipazione alla vita politica 
brasiliana, soddisfacente sia a livello statale che federale.  
Tra le forme più significative di partecipazione è da annoverare l’attiv ità del “Gruppo 
Parlamentare Italia-Brasile”, formato in seno al Parlamento Federale e composto da oltre 
250 membri, quasi un quarto dei quali di origine italiana, tra cui molti doppi cittadini. Esso 
si occupa dello sviluppo dei rapporti fra i due Paesi. 

Dal punto di vista dell’associazionismo, nell’ambito della collettività italiana si contano 402 
associazioni in tutto il Brasile che promuovono la diffusione ed il mantenimento della 
lingua, della cultura e delle tradizioni italiane. Esistono inoltre sei  Com.It.Es nelle 
circoscrizioni consolari di San Paolo, Rio de Janeiro, Recife, Curitiba, Porto Alegre e Belo 
Horizonte, e quattro delegati per il Brasile nel C.G.I.E. 

Per completezza di informazione e per una migliore comprensione di quanto segue si 
elencano gli Stati componenti le varie circoscrizioni consolari italiane in Brasile:  

·  circoscrizione di San Paolo: San Paolo, Mato Grosso, Mato Grosso do Sul, 
Rondônia e Acre;  
·  circoscrizione di Porto Alegre: Rio Grande do Sul; 
·  circoscrizione di Curitiba: Paraná e Santa Catarina; 
·  circoscrizione di Rio de Janeiro: Rio de Janeiro, Espírito Santo, Bahia;
·  circoscrizione di Recife: Alagoas, Amapá, Amazonas, Ceará, Fernando de 
Noronha, Maranhão, Pará, Paraíba, Pernambuco, Piauí, Rio Grande do Norte, 
Roraima, Sergipe; 
·  circoscrizione di Belo Horizonte: Minas Gerais, Goiás, Tocantins; 
·  circoscrizione di Brasilia: Distretto Federale. 


Continua...


terça-feira, 10 de maio de 2011

O FENÔMENO DA DUPLA CIDADANIA ITALIANA NO BRASIL - em italiano (Parte 1)


IL FENOMENO DELLA DOPPIA CITTADINANZA IN BRASILE 

di Alberto Rizzi 

(aprile 2002) 


1.1 L’emigrazione italiana in Brasile 

Le prime presenze italiane in Brasile risalgono al periodo delle scoperte (XVI secolo). Si 
tratta principalmente di navigatori, esploratori, missionari, soldati e piccoli commercianti 
insediati nel Nord Est brasiliano, a settentrione di Rio de Janeiro: una presenza 
certamente molto ridotta, che viene stimata per la prima volta nel 1872 in soli 6.000 
individui. 

L’emigrazione di massa inizia invece nel 1870-1880, in concomitanza con l’abolizione 
della schiavitù da parte delle Autorità brasiliane e la promozione dell’immigrazione di 
coloni liberi dall’Europa da destinare al lavoro nelle piantagioni. 

Alla forte richiesta di manodopera del Brasile corrispondono contemporaneamente le 
difficoltà economiche e sociali di un’Italia da poco unificata. È naturale che il Brasile 
attragga molti lavoratori, diventando la terza meta di emigrazione italiana dopo gli Stati 
Uniti e l’Argentina negli anni che vanno dal 1880 al 1914. Secondo dati statistici locali, gli 
immigrati italiani giungono in numero nettamente superiore rispetto a quelli di altre 
nazionalità: più di 15.000 nel 1884, 21.765 nel 1885, 40.157 nel 1887, 132.326 nel 1891, e 
fino alla fine del secolo non si registrano quote inferiori alle 30.000 unità l’anno. 

L’anno 1914 determina un’inversione di tendenza dovuta all’avvento della Prima Guerra 
Mondiale ed alla contemporanea crisi economica brasiliana, per cui le partenze dall’Italia 
subiscono un netto calo. 

L’emigrazione riprende di nuovo negli anni successivi alla fine della Prima e della Seconda 
Guerra Mondiale, favorita di nuovo dalla crisi economica, politica e sociale in cui l’Italia 
versa, ma non arriva ad essere massiccia come quella della fine del XIX secolo. 

Questi fenomeni di emigrazione di massa sono facilmente ricollegabili ad un’emigrazione di tipo tradizionale, caratterizzata dalla ricerca di migliori condizioni di vita di chi lascia la propria terra. 

Dal 1970 ha inizio una nuova fase di trasferimenti verso il Brasile, legata invece alla 
crescente internazionalizzazione dell’economia. 

Imprese italiane effettuano investimenti diretti in Brasile, creando insediamenti industriali 
destinati a servire l’intera America Latina e, talora, altri mercati quali quello italiano e 
quello europeo (gli esempi più significativi sono rappresentati attualmente dalla FIAT, dalla 
Pirelli e dalla TIM). Gli operatori economici italiani ed il personale qualificato al loro seguito 
caratterizzano i nuovi flussi di emigrati verso il Brasile. 

Continua...
  

quinta-feira, 5 de maio de 2011

Agora é correta a prática de tortura


Os Estados Unidos admitiram ter torturado comparsas para encontrar o terrorista Osama Bin Laden.

Segundo o governo essa é a maneira mais eficaz para conseguir informações. Pessoas suspeitas, que não tinham conhecimento relacionado a seu paradeiro também foram torturadas.

A tortura é proibida pela convenção das Nações Unidas, adotada pela Assembléia Geral em 10 de dezembro de 1984 e pela terceira Convenção de Genebra. Ela constitui uma grave violação dos Direitos Humanos. No entanto, a tortura ainda é praticada no mundo, frequentemente coberta por uma definição imprecisa da lei ou legislações locais vagas.

Pode-se salvar milhares de vidas destruindo vidas?


segunda-feira, 2 de maio de 2011

Quando penso em você


QUANDO PENSO EM VOCÊ
--------------------
quero ter você sempre perto de mim
aprender... que você me mostre tudo o que você gosta e eu mostre a você tudo o que eu gosto
entender... tudo o que você pensa
tudo isso que eu não sei até hoje, não sei porque.
tenho certeza que nunca vou te esquecer.

Autor: B de Menezes

Sou um estrangeiro neste mundo

Sou um estrangeiro neste mundo.

Sou um estrangeiro e já percorri o mundo do Oriente ao Ocidente sem encontrar minha terra natal, nem quem me conheça ou se lembre de mim.

Acordo pela manhã, e acho-me prisioneiro num antro escuro, freqüentado por cobras e insetos. Se sair à luz, a sombra de meu corpo me segue, e as sombras de minha alma me precedem, levando-me aonde não sei, oferecendo-me coisas de que não preciso, procurando algo que não entendo. E quando chega a noite, volto para a casa e deito-me numa cama feita de plumas de avestruz e de espinhos dos campos.

Idéias estranhas atormentam minha mente, e inclinações diversas, perturbadoras, alegres, dolorosas, agradáveis. À meia-noite, assaltam-me fantasmas de tempos idos. E almas de nações esquecidas me fitam. Interrogo-as, recebendo por toda resposta um sorriso. Quando procuro segurá-las, fogem de mim e desvanecem-se como fumaça.

Sou um estrangeiro neste mundo.

Sou um estrangeiro e não há no mundo quem conheça uma única palavra do idioma de minha alma...  

--
Trecho de Gibran Khalil Gibran جبران خليل جبران بن ميکائيل بن سعد 
(Líbano 1883-1931 Nova Iorque)


Estrela - Meimei - Chico Xavier


E S T R E L A

Mãezinha Querida,
Enquanto a música festiva celebra a passagem do teu dia na Terra,
venho falar-te a sós.

Sei que te ocultas na humildade, como se não fosses a nossa heroína de cada dia, entretanto, estás escondida entre nós,
qual estrela brilhante na escuridão!...

Ante os poemas de louvor com que te honram a bênção, entro no santuário da memória para lembrar-te. E recolho, na concha da saudade,
as canções com que me guardaste o berço, as palavras de ternura com que me deste apoio aos primeiros passos, o aconchego de teu colo
e o veludo de tuas mãos...

Mas revejo, igualmente, o olhar agoniado com que recebias o golpe de nossos erros e o teu silêncio misturado de lágrimas,
quando nosso gesto impensado te buscava ferir.
Nunca falaste em perdão, porque nunca te detiveste nas nossas faltas, para seres em nossa estrada somente amor.
Sei agora, contudo, quantas cruzes invisíveis de sofrimento
te algemamos no coração...

Os dias passaram, ensinando-me o alfabeto da experiência no livro de tua própria renúncia e eis-me aqui, de alma renovada,
para exaltar-te a glória desconhecida.

Quisera ofertar-te os mais belos tesouros do mundo, no entanto, Mãezinha, o ouro da terra é simples metal duro e frio, quando se trata de brindar uma estrela... Trago-te, assim, as flores do meu afeto,
para que o perfume da minha oração de enternecimento e alegria desfaleça de amor aos teus pés, no trono de sacrifício em que
Deus te coloca. E estendendo os meus braços,
sequiosos de teu carinho, repito, de novo, em preces
– Estrela divina, envolve-me em tua luz!...

MEIMEI


Francisco Cândido Xavier (1910-2002)